Fr. Giacomo, di rientro dal Capitolo Generale, ci ha trasmesso alcune suggestioni….
Nella prima settimana, attraverso varie relazioni, è stata presentata la situazione dell’Ordine a livello mondiale sotto molteplici punti di vista (statistico, spirituale, carismatico, pastorale, missionario ed economico).
La seconda settimana è stata caratterizzata essenzialmente dalle elezioni del Ministro e dei Consiglieri generali, mentre cominciavano i lavori nei vari ceti per riflettere ed elaborare proposte da presentare all’assemblea generale. La terza settimana, il tema fondamentale è stato quello della Collaborazione tra le varie circoscrizioni, collegato strettamente al nuovo modo di intendere la Missione oggi, in cui, rispetto al passato, il flusso di personale missionario non è più da Nord a Sud, ma procede in direzione opposta. A tal proposito sono state approvate alcune norme per regolare le modalità con cui i frati possano lavorare e trasferirsi in altre circoscrizioni. Si è poi parlato di formazione, in particolare di come la “Ratio formationis” venga applicata o meno nelle varie Conferenze. Inoltre, di come ravvivare il nostro carisma in certe zone in cui si sta spegnendo (Case di san Lorenzo) e di alcune criticità con cui è necessario fare i conti (uscite dall’Ordine, abusi). Sono state anche presentate le situazioni di alcuni paesi in cui i Cappuccini sono costretti a vivere in pericolose situazioni di guerra (Ucraina, Libano, Siria), ove però, con tanto coraggio, i frati non hanno mai abbandonato i conventi e la gente in difficoltà. Oppure di quei contesti in cui le proprietà e le chiese dei Cappuccini vengono espropriate dallo stato e i nostri confratelli sono costretti a lasciare i luoghi in cui svolgevano attività pastorali (Nicaragua), o dove la loro attività è osteggiata dal governo (Venezuela) o resa molto pericolosa dagli estremismi religiosi (Pakistan, India del Nord, alcune zone dell’Africa).