“Per grazia di Dio [Francesco] diventò compagno e amico dei lebbrosi così che, come afferma nel suo Testamento, stava in mezzo a loro e li serviva umilmente” (FF 1408).

È all’incontro di san Francesco d’Assisi con il lebbroso e al suo amore per gli emarginati che risale l’interesse dei cappuccini nei confronti dei malati, moribondi e poveri, confermato poi dall’iniziatore dell’Ordine, Matteo da Bascio. L’impegno negli ospedali è però per i cappuccini una realtà relativamente recente, anche se si tratta di una delle attività dell’Ordine che impegna in modo stabile gran numero di religiosi, chiamati ad assistere i malati, soprattutto per quanto riguarda la salute morale e spirituale.
Parma fu il primo ospedale in Italia a chiamare i cappuccini per prestare assistenza ai malati nel 1680 e da allora sono una presenza importante e costante in molti ospedali dell’Emilia-Romagna.
Diversi sono anche i frati impegnati come medici o infermieri nell’infermeria, a favore dei confratelli malati e anziani.