Fr. Giacomo Franchini Ministro provinciale
Fr. Filippo Gridelli Vicario provinciale
Fr. Valentino Romagnoli 2° Consigliere provinciale
Fr. Michele Papi 3° Consigliere provinciale
Fr. Paolo Raffaele Pugliese 4° Consigliere provinciale

Comincio da dove abbiamo finito.
Stavamo concludendo il capitolo quando fr. Giacomo, dopo la benedizione del vicario generale, prende la parola e dice:
«Ho fatto tutto ciò che potevo per aiutare i frati che avevano bisogno di cure in infermeria; farò tutto ciò che potrò da provinciale per aiutarvi a servire il popolo di Dio e ad annunciare Gesù e il suo Vangelo».
E credo di interpretare i sentimenti di fr. Giacomo se dico ai nostri fratelli in infermeria, forse un po’ spiazzati dagli eventi dell’ultima ora, di non temere: il provinciale sceglierà con cura chi possa occuparsi di loro nel miglior modo possibile.
Il fatto è che l’esito finale del capitolo è venuto fuori così, pian piano, un passo per volta, lasciando sorpresa, mi è sembrato, anche buona parte dell’assemblea capitolare. Ma credo sia importante sottolineare che le novità non si esauriscano nel fatto che il Provinciale e un Consigliere siano,
per la prima volta, fratelli non chierici. Ce ne sono state altre, a diversi livelli.
Nella vita di provincia. Per la prima volta ho percepito che davvero le due ex-province sono alle nostre spalle. Per la prima volta non ho sentito osservazioni dolenti sulla provenienza, né del provinciale, né dei consiglieri. Prendetela, come una battuta se volete, ma forse è più di una battuta. Nel 2005 c’è stata la riunificazione di Parma e Bologna, 18 anni dopo, nel capitolo del 2023, la provincia dell’Emilia-Romagna è diventata
maggiorenne e davvero una. Nel metodo. Intanto perché finalmente il dialogo è venuto prima delle elezioni. Poi perché per dialogare meglio e più
liberamente abbiamo dialogato sia in tre piccoli gruppi, sia in assemblea plenaria. Gli argomenti erano quelli decisi dall’assemblea precapitolare. Preghiera ed evangelizzazione, primo giorno; preghiera e vita fraterna, secondo giorno; preghiera ed economia, terzo giorno. Molto significativo m’è parso il fatto che, presi dal desiderio di condividere con i fratelli
gli aspetti più urgenti tra quelli riguardanti questi temi, la preghiera sia stata, anche da me, intendiamoci, quasi completamente dimenticata. Forse dovremo tornarci su nei prossimi anni.
Nella programmazione. È emersa sia dalle proposte della commissione precapitolare, sia da diversi interventi capitolari, la necessità di preparare i capitoli futuri con un respiro più ampio e perciò con una preparazione più diluita nel tempo. Sembra utile, è stato detto da diversi frati, fare come le province che, appena finito un capitolo, immediatamente nominano una commissione precapitolare, perché subito inizi a lavorare alla preparazione del capitolo successivo. Si tratterebbe di una vera e propria svolta strutturale. Tutt’altro che una novità, anzi una conferma così ben consolidata da essere ormai diventata una tradizione, il Bar del povero di fr. Adriano Parenti. Dopo i pasti le sue squisitezze alcoliche aiutavano il clima disteso e ci preparavano al giusto riposo. Nota di merito particolare per il VOV: una volta finito di bere, io non resistevo a pulire il bicchierino con l’indice.
Lasciando le amenità alcoliche, credo sia giusto sottolineare quanto sia stata utile, ma senza esagerare si potrebbe ben dire determinante, la competenza di fr. Alfredo Rava in materia giuridica. Davvero molto apprezzabile anche la delicatezza e il riserbo del presidente del capitolo, fr Josè Ángel Torres, vicario generale dell’ordine. Ci ha detto che conosceva troppo poco della provincia, quasi nulla, per intervenire di più, ma credo anche che abbia correttamente percepito, come ha osservato fr. Maurizio Guidi, presidente della commissione precapitolare, che la provincia non stia
vivendo particolari motivi di tensione e che gli strumenti di moderazione che ci eravamo dati fossero sufficienti a mantenere il dialogo fraterno in un bel clima di rispetto e accoglienza reciproca.
Salutandoci, fr Giacomo ci ha chiesto di rimotivare e rifondare tutta la nostra vita sul rapporto con il Signore, perché, altrimenti, diceva: «cosa può rimanere davvero in piedi?»
Della tua disponibilità, ma anche di questa raccomandazione,
grazie fr. Giacomo!
fr. Fabrizio Zaccarini