A Mersin, presso la chiesa di Sant’Antonio, viviamo in due frati cappuccini: fr. Roshan Cordeiro e fr. Mariusz Dunaj, incaricati come missionari nella zona vicino a Tarso. Quando il terremoto ha colpito la nostra regione tra, domenica e lunedì notte, abbiamo avuto un’esperienza spaventosa. Poco prima del terremoto sono stato svegliato dal rumore degli uccelli che cinguettavano in modo insistente e differente dal solito. Fr. Mariusz e io, appena abbiamo sentito la casa tremare, siamo corsi fuori dalle nostre stanze per metterci in salvo. A Mersin vari edifici sono stati danneggiati, mentre il nostro convento non ha riportato danni e la nostra Chiesa dedicata a Sant’Antonio da Padova ha avuto qualche piccola lesione.
Mercoledì 8 febbraio sono andato a Iskenderun e ad Antiochia con altri tre laici in automobile e con una camionetta sia per portare viveri di prima necessità che per trovare altri due frati: fr Francis e fr. Royston, che per
fortuna stavano bene. In questi luoghi il terremoto è stato molto grave. Antiochia è stata quasi tutta distrutta. Molti tratti di strada non erano sicuri e non facilmente percorribili; per questo abbiamo dovuto passare la notte in macchina poiché non c’era posto dove stare. La temperatura era andata sotto lo zero. Nel frattempo, il convento di Mersin ha ospitato molte persone colpite dal terremoto. Il numero degli sfollati che abbiamo ospitato è aumentato di giorno in giorno. All’inizio abbiamo ospitato circa 60 persone che sono arrivate dalla regione più colpita dal terremoto. Stiamo fornendo loro riparo e cibo, e cercando di aiutare anche coloro che non riusciamo a ospitare e che hanno perso la casa, i beni e i membri della famiglia. I nostri parrocchiani ci stanno aiutando per assistere le persone e soddisfare i loro bisogni. Ricordateci nelle vostre preghiere.
(fr. Roshan Cordeiro)