“Ormai ci sono solo frati anziani! Non ci sono più vocazioni!”. Ognuno di noi conosce qualcuno che dice queste e simili cose, ma si sarebbe ricreduto almeno un po’ vedendo cosa è successo dal 24 al 28 luglio al Collegio Internazionale di Roma: eravamo 170 frati studenti e post-novizi da tutta l’Europa, semplicemente felici di stare insieme. Le giornate sono trascorse ricche di momenti fraterni, accompagnati dalle parole del Ministro Generale, del Card. O’Malley, di fr. Gianfranco Tinello e del nostro fr. Paolo Raffaele Pugliese, che ci hanno ricordato la bellezza della nostra vita cappuccina e l’impegno di custodirla e prendercene cura. Un giorno siamo stati pellegrini ad Assisi nei luoghi di San Francesco: la cittadina umbra è stata pacificamente invasa e molti per strada si sorprendevano di vedere tanti frati.

Guardarci negli occhi e provare a capirci (non sempre conoscevamo le rispettive lingue) ci ha donato di scorgere ciò che ci rende unici e, insieme, un’unica famiglia: l’ultimo giorno non pochi hanno sofferto di dover andare già via! Le parole che ci ha rivolto il Ministro Generale descrivono bene l’esperienza della Convocazione Fraterna Europea: “Il Signore ci parla

attraverso la vita fraterna e lì ci rende testimoni”. Siamo stati guidati dal motto “In Spiritu renascemur“, ed è proprio il dono dello Spirito che chiediamo a Gesù perché ci faccia nuovi, capaci di accogliere le sfide della nostra storia e della società, lasciando che la nostra vita sia, prima di ogni parola, l’esempio e la testimonianza che Dio è vivo in mezzo a noi!

(Testo fatto pervenire da fr. Marco Grosoli)