La guerra scoppiata in Ucraina non poteva lasciarci indifferenti, soprattutto per la presenza della città di Sighet posta vicino al confine tra Ucraina e Romania. Qui sono arrivati e stanno arrivando molti profughi e i nostri confratelli del luogo stanno facendo grandi cose per poterli accogliere. A causa della vicinanza che vi è tra Sighet e la nostra Provincia, il nostro centro missionario cappuccino si è subito attivato in diverse modalità. È partito in furgone messo a disposizione dalla Caritas di Reggio Emilia con tre volontari del centro missionario di San Martino in Rio per portare beni di prima necessità. I volontari si sono fermati una settimana in loco per aiutare e per capire quali sono i veri bisogni e quali passi muovere per essere veramente efficaci.

In collaborazione con la Caritas diocesana di Reggio Emilia ci si è accordati per organizzare per i prossimi due mesi dei turni di dieci giorni per fare volontariato a Sighet ed essere di supporto alle fraternità là presenti.

Inoltre varie fraternità si stanno adoperando per poter ospitare, in collaborazione con i vari comuni o caritas diocesane, famiglie di profughi ucraini. Si tratta del convento di Fidenza, di quello di san Martino in Rio in collaborazione con la locale fraternità dell’OFS, e di quello di Vignola. Presso la fraternità di Scandiano è stata realizzata una raccolta di generi alimentari, successivamente consegnata al nostro Centro missionario di San Martino in Rio. Ci è stata richiesta anche la possibilità di utilizzare a tale fine parte del ricreatorio di Sassuolo e parte del nostro convento di Ravenna. Stiamo valutando tutte le possibilità. Attraverso la nostra mensa di Rimini è anche stato mandato un aiuto economico concreto ai confratelli della Provincia di Cracovia e a quelli rumeni del convento di Sighet. Varie fraternità inoltre hanno fatto pervenire all’economo provinciale le raccolte specifiche effettuate la scorsa settimana, raccolte che verranno inviate nei prossimi giorni.