Fr. Luigi Martignani è tornato alla Casa del Padre nella serata di giovedì 15 luglio a causa di una grave malattia. Nato a Borgo Tossignano il 17 luglio 1955 e frate cappuccino della provincia religiosa dell’Emilia-Romagna, padre Martignani è stato ordinato il 28 giugno 1980 dall’allora arcivescovo di Bologna, il cardinale Antonio Poma. Padre Luigi per circa 30 anni ha lavorato come collaboratore nella Segreteria di Stato della Santa Sede. Una lunga esperienza durante la quale ha avuto modo di entrare in contatto con gli ultimi tre papi. Da Giovanni Paolo II a Francesco, passando per Benedetto XVI, tutti accomunati da «un amore sconfinato a Cristo, un’ade-sione totale al Vangelo e una dedizione totale alla sua Chiesa» come spiegava lo stesso padre Luigi in un articolo scritto nel marzo 2019 per “Il Nuovo Diario” sulla sua esperienza a Roma. Nonostante le sua strada l’avesse portato a trasferirsi in Vaticano, padre Luigi era rimasto molto legato alla sua Borgo Tossignano, che lo accoglieva con gioia ogni volta che tornava in paese. A proposito del suo rapporto con papa Francesco, così egli scrive: «Incontro abbastanza frequentemente papa Francesco, anche a motivo del suo particolare stile di vita, semplice e immediato, sempre in mezzo alla gente, compresi coloro che lavorano in Vaticano. Già della sua prima visita in Segreteria di Stato conservo un bel ricordo, quando scoppiammo entrambi in una sonora risata. Mi è stato chiesto subito da un collega, e successivamente anche da coloro che vedevano la foto: “Ma che cosa avevate da ridere così tanto, entrambi?”. La risposta è semplice. Nel salutare il papa, che naturalmente aveva notato il mio abito cappuccino marrone, ho esclamato: “Santità, ma Lei è più francescano di noi!”. Il papa si è messo a ridere di gusto e io ho fatto altrettanto». (Da “Il nuovo Diario”, settimanale della diocesi di Imola)