Nel giorno di San Felice da Cantalice, dalla Turchia, fr. Domenico Bertogli, ha scritto una lettera a tutti i confratelli.

Cari confratelli,

durante questi 14 mesi di pandemia ho messo per iscritto alcuni miei RICORDI di frate e di missionario in Turchia da ben 54 anni.

Non hanno nessuna pretesa. Vorrebbero solo essere una testimonianza di una vocazione e di un missionario francescano cappuccino in un paese musulmano con minoranze cristiane orientali.

Credo che vi possano interessare, perciò li condivido volentieri con voi tutti, sperando che vi possono essere utili. Premetto subito con tutta sincerità di non avere fatto niente di speciale nella mia vita. Solo il Signore e S. Francesco mi hanno guidato e retto in un lungo cammino

che ho cercato di seguire e… qualche volta riuscendoci. Purtroppo della Turchia non c’è molta stima, ma anche i suoi abitanti sono creature di Dio da amare malgrado la loro diversità.

Io li amo e ho ricevuto molto da loro.

Mi piacerebbe che li potessero leggere anche i nostri giovani in formazione perché la mia vocazione missionaria è nata attraverso i contatti con i primi missionari dell’Australia, anche se poi fui… “dirottato” in Turchia!

Forse potrebbero invogliarne qualcuno a venire in questo paese.

Come sotto titolo dei RICORDI, ho usato tre parole chiave: Rispetto, Dialogo e Testimonianza. Sono state le linee maestre che mi hanno guidato fino ad oggi. Non mi hanno deluso!

Vi auguro buona lettura.

Sempre in unione di preghiera e di amicizia fraterna. Pace e Bene!

p. Domenico Bertogli