Parrocchia di San Giuseppe
La nascita della parrocchia di S. Giuseppe sposo della B. V. Maria è stata preceduta da un anno di «battaglie» cartacee e telefoniche tra la Curia arcivescovile di Bologna che desiderava erigerla e la Provincia bolognese dei Cappuccini che opponeva resistenze. La vicenda si è conclusa felicemente quando l’arcivescovo card. Giacomo Lercaro, per avvalorare la sua richiesta, ricorse a Papa Pio XII. Questi interessò della questione il Ministro generale dei Cappuccini, che scrisse al Ministro provinciale di accettare l’affidamento della parrocchia.
Nella trattativa furono definiti i confini del territorio della nuova parrocchia, anche con soluzioni temporanee, che in seguito furono risolte positivamente. Così il card. Lercaro, il 15 agosto 1959, emise il decreto di erezione della nuova Parrocchia di S. Giuseppe sposo della B. V. Maria. Domenica 4 ottobre, festa di S. Francesco e, per la Diocesi, festa di S. Petronio, in tutte le SS. Messe fu dato l’annuncio del nome del parroco e della sua imminente investitura in data 10 ottobre. Il card. Lercaro, nell’affidare la cura pastorale al p. Amedeo Zuffa, definì la nuova parrocchia«sponsa monilibus ornata».Il parroco espose il principio programmatico della sua azione pastorale: «la volontà non si muove se non conosce il bene», e impegnò se stesso e i suoi collaboratori «a far conoscere la dottrina cristiana».In tal modo la nuova parrocchia poté iniziare in maniera piena la sua attività pastorale.
La parrocchia oggi possiede locali ampi e luminosi, in cui svolge le sue attività, che vanno dal catechismo ai bambini, alla formazione dei giovani e degli adulti, sino all’attività della Caritas con assistenza settimanale a bisognosi e a immigrati. È presente anche una prestigiosa sala cinematografica, ora affidata a gestori esterni. Non si può però sottacere l’apporto della fraternità locale dei cappuccini alla pastorale, che si esprime soprattutto nella celebrazione del sacramento della riconciliazione e nella gestione della chiesa-santuario.