Con o senza noccioline da sgranocchiare, lunedì 14 ottobre, tutte le fraternità dei cappuccini dell’Emilia-Romagna si son recate al cinema: col cuore e la mente tutti nella sala cinematografica, fisicamente ogni comunità in una stanza del proprio convento viste le restrizioni a cui dobbiamo tutti sottostare.
«La vita davanti a sé» è il film che la Commissione per la formazione permanente ha proposto ai confratelli per invitarli a riflettere su alcune tematiche scottanti:
– L’accoglienza di questo periodo di pandemia: lo viviamo? Lo fuggiamo? Cosa significano le parole distanziamento e lontananza?
– Le nuove fraternità formatesi dopo il Capitolo di settembre 2020 sono luoghi di accoglienza del fratello che arriva? Si riconoscono i doni di cui gli altri son portatori o si mettono in atto meccanismi di distanziamento?
Queste alcune delle piste di riflessione proposte.
In un successivo momento ci si è confrontati con alcuni versetti flash tratti dalla Scrittura, dalle Fonti e Costituzioni e dall’enciclica “Fratelli tutti”.
Al termine di una mattinata intensa, ma leggera ed accattivante come stile e modalità, è stato richiesto alle singole fraternità di valutare quanto vissuto con il classico sistema delle cinque stellette.