Nella mattina di sabato 17 maggio 2025 presso la Biblioteca Teologica Città di Reggio si è svolta l’iniziativa Il “Fondo Antonio Rosmini” dalla storia alle digital humanities. Organizzata dalla Biblioteca Teologica Città di Reggio, dall’Università Ca’ Foscari di Venezia e dall’Uni-versità di Trento, ha avuto al centro la presentazione del Fondo Rosmini della Biblioteca Teologica Città di Reggio e la presentazione del progetto a valenza nazionale (sovvenzionato dal PNRR), portato avanti dalle due Università.

Durante la mattinata si sono alternati diversi interventi. Dopo i saluti introduttivi di fr. Maurizio Guidi (presidente della Fondazione Biblioteca Teologica Città di Reggio), Gian Pietro Soliani (Università Ca’ Foscari di

Venezia) ha presentato il progetto e ha introdotto alla figura del grande teologo con l’esposizione della sua vita e i punti principali del suo pensiero. Il progetto ha come obiettivo principale la digitalizzazione di alcune opere di Rosmini e la loro messa a disposizione su un portale dedicato.

Simone Abbiati (Università di Trento), esperto di intelligenza artificiale, ha raccontato il progetto dal punto di vista dell’infrastrut-tura digitale. Giulia Iotti (direttrice Biblioteca Teologica Città di Reggio) ha illustrato il Fondo Rosmini che è il secondo fondo al mondo dedicato all’autore. Vi si possono trovare opere di Rosmini e di autori rosmi-niani. Spicca la figura di padre Placido da Pavullo, cappuccino che dall’inizio del ‘900 ha raccolto la maggior parte delle opere del fondo. Curiosi sono i 10 diversi timbri utilizzati da p. Placido per segnalarne la sua acquisizione.

Gian Pietro Soliani ha infine descritto alcune opere sele­zionate. Tra queste, le correzioni che Rosmini fece ai Promessi Sposi del Manzoni.

Gli interventi sono stati registrati e possono essere guardati dal sito della Biblioteca:

www.bibliotecateologica.it