DANIELE COPPINI DA TORRICELLA (1867-1945)
Venerabile

Daniele (Dario) Coppini nacque il 1 settembre 1867 a Torricella di Sissa (Pr) da una famiglia di panettieri. Vestì l’abito cappuccino a 30 anni e fu ordinato sacerdote nel 1903. Trascorse tutta la vita al capezzale dei malati negli ospedali di Piacenza, Modena e Reggio Emilia. La sua assistenza ai sofferenti aveva qualcosa di commovente. La sua giornata era un intrecciarsi continuo di tanti piccoli atti di inesauribile bontà, tanto da divenire l’uomo di tutti. Passava di giorno e di notte per le corsie sempre con lo stesso sorriso, interessandosi ai bisogni di ciascuno. Morì in concetto di santità il 10 dicembre 1945.
La santità di padre Daniele emerge anche dai suoi scritti, in uno dei quali così delinea la carità: «Avere carità vuol dire sacrificare le proprie vedute, i propri giudizi, le proprie ragioni; rispondere senza asprezza; sopportare con pazienza le altrui esigenze, le offese e i rimproveri; sapersi accomodare alle debolezze di tutti, ascoltando senza noia o almeno senza dimostrarla, i racconti che non ci interessano; non irritarsi per un’opinione contraria alla nostra; non sostenerla con calore e ostinazione. Come il fiore attira l’ape, così la carità dolce, affabile, attira gli umili, i poveri, gli afflitti, tutti quelli che Gesù prediligeva».

A 11 anni dalla morte fu avviato il processo canonico di beatificazione. Il 2 aprile 1993 ne è stata riconosciuta l’eroicità delle virtù, che gli ha meritato il titolo di venerabile.