Due gli avvenimenti che hanno caratterizzato la domenica di 23 settembre nella nostra fraternità di via Ferrari Bonini. La solenne festa di Padre Pio da Pietrelcina nel 50° anniversario della sua morte ha visto alternarsi nelle diverse Messe varie corali della zona che hanno reso maggiormente solenni le celebrazioni della giornata. I due brevi concerti di campane nel pomeriggio prima delle Messe delle 16 e delle 18 hanno incuriosito e richiamato un buon numero di persone. Al termine della Eucaristia delle ore 18 i fedeli poi con una breve processione si sono recati in piazza Vallisneri per un semplice, ma devoto omaggio floreale alla statua di San Pio. Il giorno successivo la stampa locale ha dato grande rilievo alla cosa con una intera pagina di articoli e diverse fotografie a colori.
Non da meno, anche se più intimo e “fratesco” è stato il secondo avvenimento del 23 settembre, ovvero il solenne festeggiamento del 70° di Sacerdozio di fr. Salvatore Ropa. Il nostro confratello, che ha collezionato ormai ben 96 primavere, ha presieduto con energia e devozione la celebrazione eucaristica delle ore 11,30. All’interno di essa è stata data lettura del telegramma inviato a lui dal Santo Padre e gli è stata consegnata la pergamena con la benedizione del medesimo. È seguito un pranzo fraterno, al quale hanno preso parte parenti, amici e confratelli di fr. Salvatore. Una simpatica nota di colore è stata l’esecuzione di alcuni brani suonati con la fisarmonica eseguiti da un giovane cugino di fr. Giancarlo Ciccioni. In serata fr. Salvatore ha concluso i festeggiamenti insieme ai confratelli della infermeria provinciale della quale è membro da circa un anno. Anche dalla redazione de “Il Coppo” rivolgiamo a fr. Salvatore un grande augurio e… ad multos annos!
Infine, sempre riguardo a Reggio Emilia, l’oblato Raul Forti, che prestava da diversi mesi il suo servizio in Infermeria, ha comunicato che ha deciso di interrompere la sua esperienza di oblato, che aveva intrapreso da circa due anni nella nostra fraternità provinciale. Lo ringraziamo comunque per sua presenza umile e significativa che ha sempre dimostrato in mezzo a noi, come anche per il fedele servizio che ha svolto nei conventi di Cesena, Puianello e infine nell’Infermeria di Reggio Emilia, svolgendo le più umili mansioni. Per questo contiamo di rivederlo presto, magari nelle vesti di volontario, perché possa continuare in modo nuovo l’esperienza bella e significativa che ha vissuto insieme a noi.