Pace e Bene a tutti fratelli!

Un noviziato particolare è stato vissuto quest’anno a Tortona; l’esperienza del Covid-19 infatti si è ripresentata puntuale anche quest’anno nella sede del noviziato interprovinciale. Nell’ambito del cammino formativo erano previste le attività caritative alla  Casa di accoglienza della Caritas di Tortona e al “Piccolo Cottolengo” dell’Opera di San Luigi Orione, ma a causa del Covid sono state sospese. Come è stata sospesa anche l’attività pastorale della nostra chiesa, che tra l’altro abbiamo chiuso, e della mensa per i poveri.  I primi sintomi li abbiamo notati in tre novizi, e precisamente in fr. Ivandro, fr. Damiano e fr. Ivan, nel weekend del 14-15 Novembre; lunedì 16 Novembre sono risultati  positivi al tampone. Da allora si sono isolati nelle loro camere e abbiamo un po’ modificato il nostro orario sospendendo gli incontri formativi del mattino, la Lectio divina del lunedì, la S. Messa di fraternità, e altri appuntamenti soliti. Mercoledì 18 Novembre tutta la fraternità ha fatto il tampone e sono risultati  altri 4 positivi al Covid: fr. Pierangelo, fr. Mauro, fr. Ivica e fr. Vittorio. I sintomi sono stati quelli classici; con il passare dei giorni stanno tutti  migliorando e questo ci consola. Due novizi, fr. Lorenzo Grandi e fr. Angelo, per precauzione si sono  isolati nella loro camera, per sospetto di qualche  sintomo, ma niente di grave.  All’inizio eravamo preoccupati e a dire il vero anche un po’ tutti destabilizzati. Dopo qualche giorno, in cui ci siamo organizzati meglio nel servizio  per i fratelli, ci siamo poi rasserenati, ritagliandoci anche dei tempi  personali di riposo e preghiera. Certo la stanchezza fisica si fa un po’ sentire, ma alla fine della  giornata abbiamo la pace nel cuore. Perché vi domanderete?

Perché ci incoraggiamo a vicenda, percepiamo le premure paterne dei formatori nei nostri confronti, cerchiamo di sdrammatizzare, siamo più uniti, facciamo l’esperienza “dell’essere madre” per il fratello (cfr.RnB cap.VI) e soprattutto non ci sentiamo soli: nella  preghiera, nell’Eucarestia, nel donarci ai fratelli, Dio è la nostra  forza e ci è sempre vicino. Cerchiamo di vivere i ritmi e gli orari della giornata non come se fossimo solo degli infermieri, ma come fratelli in una famiglia che in questo  momento ha bisogno di più attenzioni e cure.

Accogliamo questa prova come una opportunità di crescita umana, nell’imparare cioè a vivere sempre più fraternamente, nel decentraci, nel condividere tra noi, nel responsabilizzarci, nel discernere insieme nelle decisioni, e anche come una opportunità di crescita spirituale, nella nostra relazione con Dio, facendoci illuminare dalla Sua Parola, cercando di capire la Sua  Volontà e di metterla in pratica. Per noi novizi tutto questo è diventato un prezioso momento di “formazione pratica” nell’essere fratello  minore, interiorizzando sempre più i valori francescani cappuccini e come esperienza ulteriore di discernimento per  la nostra vocazione. Ringraziamo chi prega per noi e per la vicinanza che ci fate sentire. Continuiamo a ricordarci nella preghiera e in questo momento di emergenza sanitaria ci affidiamo anche all’intercessione della nostra Madre Celeste, che in questi giorni invochiamo col titolo di Immacolata Concezione. Un abbraccio fraterno.

( fr. Marco Giuseppe Ruaro e novizi )