Admirabile signum” era scritto sui gradini dell’altare della nostra chiesa di Reggio Emilia ai piedi di una rappresentazione della Natività con bellissime statue a dimensione quasi naturale. All’insegna del presepe si sono svolte le festività natalizie della nostra fraternità. Una cartolina rappresentante il presepe di Greggio, e sul retro in sintesi l’evento di Greccio, è stata distribuita a tutti i fedeli intervenuti la notte di Natale e durante le celebrazioni del giorno.
Nella cripta l’artistico e riflessivo presepe (accompagnato da un commento spirituale), allestito da fr. Carlo Folloni e dai suoi collaboratori, ha permesso di riflettere sull’espressione “Fare di Cristo il cuore del mondo”.
Un evento di fraternità è stato il magnifico “presepe bianco” di fr. Alberto Savello (in arte e per gli amici Albertone). È stato il nostro presepe di casa, al quale tutti abbiamo contribuito apportando suggerimenti, idee, proposte, statuine e oggetti vari. Per un mese circa a cena si è parlato del presepe e fr. Alberto lo aggiornava con le suggestioni emerse di volta in volta. Certo vi è di tutto, dalla Regina di Saba, al trullo di Alberobello e alla grotta di Sant’Antonio Abate; non poteva mancare neppure la Madonna della Ghiara, essendo questo l’anno del suo Giubileo! Insomma se il presepe napoletano è fantasioso, il nostro lo è ancora di più e per questo vi invitiamo a venire a visitare i nostri presepi: resteranno a disposizione delle visite sino al 2 febbraio.
E, con sorpresa dello stesso autore, è apparso nella mostra dei presepi allestita dalla diocesi nel battistero cittadino, un presepe assai originale allestito dal nostro frate portinaio, nonché collaudato artista, fr. Giancarlo Ciccioni. Esso è stato realizzato da scotch biadesivo su un intelaiatura di metallo ricoperta da un particolare impasto di materiale edile e colla vinavil. Il pannello che accompagna l’opera (tra le altre annotazioni) così si esprime: “È un’opera dura e inquietante che mette in risalto tutta la sofferenza della umanità prima della nascita di Cristo!”. Davvero tanti presepi e di tutti i gusti, per vivere intensamente l’unico Natale del Signore. (fr. Antonello Ferretti)