Continua il nostro viaggio alla scoperta delle realtà caritative
della nostra Provincia
La mensa dei frati cappuccini di Reggio Emilia ha origini molto antiche, tanto è vero che nel 1600 i Cappuccini a Reggio venivano chiamati anche i “frati del paiolo”, per via della mensa che gestivano. In forme diverse e con la collaborazione dell’ordine francescano secolare, questa mensa ha proseguito la sua opera fino a metà degli anni ’70, epoca in cui con il boom economico e la diffusione del benessere non se ne vide più la necessità. Per un certo numero di anni, i frati con un gruppo di volontari utilizzarono i locali della mensa per selezionare e distribuire vestiario per i poveri. Nel 1994 il superiore fra Eugenio Cargiolli, resosi conto delle nuove ondate migratorie che già stavano arrivando, riattivò la mensa e costituì un gruppo di volontari che si dedicassero al confezionamento e alla distribuzione dei pasti. Oggi la mensa offre la cena asportabile, costituita da un primo caldo, un secondo, pane e frutta, preparati in appositi contenitori da gastronomia, che poi ognuno andrà a consumare dove meglio crede. La mensa è aperta dal lunedì al venerdì e serve in media 100 o 150 indigenti. Attualmente i volontari, suddivisi in turni giornalieri, sono circa una trentina. L’attuale frate responsabile è fra Lorenzo Volpe, guardiano della Fraternità. Dal novembre 2014 un giovane laico, l’ing. Gabriele Borghi, coordina l’attività. Per quanto riguarda l’affluenza, l’85% delle persone sono straniere, normalmente giovani maschi nord africani. Il rimanente 15% sono italiani aventi più di 50 anni. L’accesso alla mensa è libero, non viene richiesto nessun cartellino o tessera e non è richiesto nessun passaggio da un centro di ascolto. Esiste una buona sinergia con le altre due strutture che si occupano del servizio mensa in città, ovvero la Caritas diocesana e la Mensa del Vescovo, con le quali si è giunti ad una programmazione comune nei turni di apertura e chiusura del servizio, in modo da garantire sempre un pasto sia diurno che serale. Oltre ai privati, la Fondazione Manodori ed i supermercati cittadini sono tra i principali sostenitori di questo servizio. La fraternità dei Cappuccini supplisce a quanto manca e per questo organizza durante l’anno diverse iniziative a favore della mensa (concerti in chiesa, Festa di Santa Rita, ecc). I volontari si ritrovano solitamente per Natale e al termine delle attività per un momento conviviale e di condivisione. Lo scorso anno è stata organizzata da fr. Lorenzo Volpe, una interessante uscita a Milano per far conoscere ai volontari la realtà dell’opera “Frate Cecilio” gestita dai nostri confratelli lombardi. (Fr. Giordano Ferri)