La giusta tensione della prima Festa di Primavera da organizzare, con poca memoria storica, sia laicale che fratesca a disposizione, aveva inizialmente creato un addensamento di nubi sul convento di San Martino in Rio, che si sono ben presto dissolte di fronte all’appuntamento. Venerdì 1° giugno infatti le presenze sono state all’incirca di quattrocento persone, e le musiche di terra di danza hanno creato una atmosfera legata alle terre in cui noi siamo presenza missionaria. E poi il solito pienone del sabato sera! Dopo l’eucaristia presieduta dal Ministro provinciale, si è vista tanta gente con tante storie da raccontarsi e la voglia di incontrarsi in maniera semplice. Nascosta e…quasi misteriosa (come doveva essere) è stata la mostra missionaria impostata sui “Cinque sensi della missione”, evento questo molto apprezzato, soprattutto dai giovani. Che dire? Arrivederci al 2019 e grazie a tutti coloro che hanno contribuito a rendere come sempre bello e suggestivo un ritrovo di vecchi e nuovi amici, uniti dalla comune passione per le missioni.